L’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano ha inviato al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte una nota nella quale viene indicata l’importanza di inserire un esperto in materia di infanzia e adolescenza nel Comitato incaricato di proporre le misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19 nella cosiddetta Fase 2. L’esperto dovrà possedere una competenza trasversale sull’infanzia e sull’adolescenza e sulle relative politiche, nonché sul sistema di tutela minorile.
“La complessa situazione che attraversa il Paese richiede l’attivazione di differenti professionalità per fronteggiare l’emergenza e le sue conseguenze nel medio e lungo periodo, individuando soluzioni innovative compatibili con il distanziamento sociale” dice Filomena Albano. “A tal riguardo c’è la necessità di pianificare interventi che garantiscano la continuità dei servizi dedicati alle persone di minore età e che rafforzino i sistemi di prevenzione, protezione, integrazione e inclusione destinati a bambini e adolescenti. Occorre puntare sui diritti dei più piccoli, ponendo al centro le persone di minore età, perché il futuro che seguirà l’emergenza è destinato a coinvolgerle direttamente“.
“Sarebbe inoltre opportuno – conclude la Garante – prevedere che il Comitato si confronti con l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, insediatosi lo scorso 8 aprile, al cui interno si intende costituire un gruppo di lavoro ristretto che si focalizzerà sulle conseguenze dell’emergenza per i minorenni più vulnerabili e sui possibili strumenti per farvi fronte“.
“La complessa situazione che attraversa il Paese richiede l’attivazione di differenti professionalità per fronteggiare l’emergenza e le sue conseguenze nel medio e lungo periodo, individuando soluzioni innovative compatibili con il distanziamento sociale” dice Filomena Albano. “A tal riguardo c’è la necessità di pianificare interventi che garantiscano la continuità dei servizi dedicati alle persone di minore età e che rafforzino i sistemi di prevenzione, protezione, integrazione e inclusione destinati a bambini e adolescenti. Occorre puntare sui diritti dei più piccoli, ponendo al centro le persone di minore età, perché il futuro che seguirà l’emergenza è destinato a coinvolgerle direttamente“.
“Sarebbe inoltre opportuno – conclude la Garante – prevedere che il Comitato si confronti con l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, insediatosi lo scorso 8 aprile, al cui interno si intende costituire un gruppo di lavoro ristretto che si focalizzerà sulle conseguenze dell’emergenza per i minorenni più vulnerabili e sui possibili strumenti per farvi fronte“.
(Fonte: Red/ Dire)