Il 29 maggio di 30 anni fa si scriveva una pagina di fondamentale importanza per la protezione dei bambini e delle bambine e l’adozione internazionale: veniva firmata la Convenzione de l’Aja.
CIAI è stato fra i protagonisti di questa pagina, portando il proprio contributo durante i lavori che hanno portato alla stesura della Convenzione sulla protezione dei minori e sulla cooperazione in materia di adozione internazionale
Era il 1993 e i rappresentanti di oltre 60 Paesi, sia di accoglienza che di origine, si trovarono d’accordo sulla necessità di implementare le regole per un’adozione internazionale che fosse innanzitutto rispettosa dei diritti dei bambini; uno strumento di protezione dell’infanzia da utilizzare solo dopo verifica del reale stato di abbandono e della mancanza di possibilità di accoglienza in una famiglia nel suo Paese di origine.
A 30 anni dall’implementazione della Convenzione – oggi ratificata da oltre 100 Paesi – è evidente il suo forte impatto nel cambiamento dello scenario normativo, culturale e sociale dell’adozione internazionale, grazie anche all’incoraggiamento di politiche di sostegno all’infanzia nei Paesi di origine, alla promozione di politiche di cooperazione tra Stati e all’introduzione di procedure di adozione rigorose innanzitutto dei diritti delle bambine e dei bambini e non adulto-centriche.