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Progetto

A scuola di dialogo

Area d'azione: Discriminazione
Progetto concluso
Italia

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Negli ultimi anni in Italia sono drammaticamente aumentati i sentimenti di xenofobia e razzismo e con essi gli episodi di discriminazione. Diventa fondamentale promuovere una cultura che favorisca il rispetto e la valorizzazione delle differenze.

Alcuni fenomeni stanno mutando lo scenario dell’educazione nell’epoca contemporanea: le migrazioni e l’adozione internazionale: l’Italia è il secondo paese al mondo per numero di adozioni internazionali, ed è sempre più frequente che bambini ma anche preadolescenti vengano inseriti nel contesto scolastico relativamente poco tempo dopo l’arrivo in famiglia. La globalizzazione consente agli orizzonti culturali delle persone di aprirsi a una sempre maggiore diversità e al confronto tra norme, modelli e linguaggi.


La presenza di alunni con radici culturali o storie diverse, legate alle migrazioni ma anche all’adozione internazionale, deve trasformarsi in un’opportunità. Non basta convivere bisogna costruire insieme una nuova rappresentazione culturale fondata sull’accoglienza, educando e formando persone consapevoli dell’esistenza del fondamentale rispetto di se stesso e dell’altro e della diversità di ognuno.

Come funziona il progetto

Partendo dalla lettura del libro di Gabriella Nobile “I miei figli spiegati a un razzista“, edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore, con la prefazione della Senatrice Liliana Segre, i ragazzi e le ragazze saranno guidati dall’autrice stessa e dagli esperti del CIAI in un dialogo su esclusione, discriminazione, xenofobia, mirato a comprendere le motivazioni psicologiche che spingono ad assumere tali posizionamenti ideologici. Abbattendo stereotipi e pregiudizi, si promuoverà la sensibilità culturale a valori quali integrazione, inclusione, accoglienza.

Cosa vogliamo ottenere

Attraverso la lettura del testo e la discussione in classe ci proponiamo di:

  • sensibilizzare gli studenti ai nuovi orizzonti della multiculturalità 
  • prevenire lo sviluppo di atteggiamenti di intolleranza e chiusura difensiva
  • tutelare e sviluppare la presenza delle altre culture in classe
  • valorizzare le caratteristiche di cui ciascuno è portatore, per elaborare la vergogna, l’impotenza e la paura di essere diversi
  • riconoscere il pluralismo come risorsa ricca e stimolante nella crescita della società civile
  • rafforzare l’identità individuale e di gruppo, portando il ragazzo a riflettere su di sé, sugli altri, sugli stereotipi, pregiudizi in maniera critica

Beneficiari

Alunni e alunne delle scuole secondarie di I° e II° grado.

Partner

Feltrinelli Editore

Per avviare il progetto

Per ricevere informazioni aggiuntive e avviare il progetto:

Fabrizia Orru

Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi 
02.8484415
[email protected]